come avevo anticipato oggi si riprende a parlare di Parigi che ho imparato a conosce ed amare negli ultimi periodi quando quasi tutti i mesi mi sono ritrovata catapultata in Francia per aiutare ad organizzare una nuova vita a mio figlio che si è trasferito là per lavoro.
Ho girato molto a piedi perché volevo conoscere bene la città, ho visto qualche attrazione classica come la Tour Eiffel, Notre Dame ecc. ma mi manca ancora tanto, di musei ne ho fatti pochi ma l'ultima volta che ci sono stata ne ho visitato uno che mai avrei pensato di vedere, il museo delle cere, il famoso Musée Grévin.
Pensavo che un museo delle cere fosse monotono, rigido, imbalsamato e noioso ed invece mi sono dovuta ricredere, è vivo, entusiasmante, colorato ed attuale.
Parigi, Musée Grévin |
Innanzitutto qualche indicazione logistica, il museo si trova in Boulevard Montmartre 10 facilmente raggiungibile col Metro 8 o 9, fermata Grand Boulevards, vicino al Hard Rock Café e ad uno dei ristoranti NoGlu (per chi è intollerante al glutine non è da perdere perché è uno dei pochi in cui si può mangiare a Parigi).
Il Musée Grévin è uno dei musei delle cere più antichi d'Europa, fu fondato nel 1882.
All'ingresso si trova un'imponente scalinata di marmo finemente decorata con elementi di art decò che conduce alla Sala degli Specchi.
Parigi, Musée Grévin |
Parigi, Musée Grévin |
La Sala degli Specchi fu costruita in occasione dell'Expo del 1900 ed offre uno spettacolo di luci e suoni unico che porta lo spettatore in un viaggio visivo e sonoro che parte da un tempio induista e passando da un giungla esotica arriva in un palazzo da "Mille ed una Notte".
Gli specchi, da cui la sala prende il nome, amplificano lo spettacolo creando prospettive indimenticabili.
Parigi, Musée Grévin |
Parigi, Musée Grévin |
Finito lo spettacolo si entra nel museo vero e proprio suddiviso per aree tematiche, tra le prime statue di cera che troviamo ci sono quelle di Franck Dubosc e Kad Merad, attori francesi che io non conoscevo, sono rimasta veramente colpita da come queste statue sembrassero reali, i lineamenti sono perfetti, le espressioni vivi e gli occhi sembrano che ti guardano.
Parigi, Musée Grévin |
Parigi, Musée Grévin |
Parigi, Musée Grévin |
Parigi, Musée Grévin |
Parigi, Musée Grévin |
Parecchie stelle dello sport, conosciute e meno, almeno per me, Messi però è uno dei miei preferiti e la foto era d'obbligo.
Parigi, Musée Grévin |
Ho trovato molto interessante la sezione dedicata cartoni e film, si passa da Lara Croft ad Indiana Jones, Obelix ed i personaggi dell'Era Glaciale.
In un museo delle cere non potevano ovviamente mancare i personaggi famosi attuali per cui ecco Putin di fianco a Trump.
Non pensavo che Trump fosse così alto, dalla TV non mi sembrava!
Parigi, Musée Grévin |
Si passa poi alla sezione storica che rievoca il passato della Francia, dagli inizi alla Rivoluzione Francese, dal Re Sole a Napoleone.
Parigi, Musée Grévin |
L'ultima parte del museo è dedicata alla moda, ai grandi personaggi che l'hanno resa grande ed alle modelle che hanno portato in passerella il sogno di tante donne, un ambiente lussuoso, un teatro dove sotto le sue volte gli stilisti e le loro muse fermano il tempo cristallizzando attimi di pura emozione.
Parigi, Musée Grévin |
Parigi, Musée Grévin |
Poteva poi forse mancare il cinema?
No di sicuro! George Clooney, Leonardo di Caprio e tanti altri ci aspettano in questi saloni sfarzosi.
Parigi, Musée Grévin |
Ultimo ma non per interesse è la parte dedicata al "come è fatto" ovvero come nasce una statua di cera.
In una galleria sovrastante la sala dedicata alla moda c'è questa sezione dove viene spiegato come si procede a creare una statua, nella foto si vedono i vari passaggi per costruire quella di Jean Reno.
Aggiungi didascalia |
Dalla galleria sopra la sezione della moda si ha una bellissima panoramica sulla sala sottostante con i vari giochi di luce che vengono moltiplicati all'infinito dagli specchi.
Parigi, Musée Grévin |
Un museo davvero interessante, divertente e vivo anche se i suoi personaggi sono immobili, sicuramente da non perdere se passate da Parigi.
Ciao, alla prossima
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