martedì 17 maggio 2016

Chicago, the Field Museum panoramica (parte 1)

Buongiorno,
era un po' che volevo scrivere questo post, questo museo di storia naturale mi ha molto colpito perché è veramente spettacolare, l'ambientazione è creata con cura, è molto interattivo ed è veramente immenso, tanto immenso che nonostante ci sia stata per la prima volta un anno e mezzo fa non ero ancora riuscita a parlarne perché è troppo complesso per una visita veloce ed adesso che ci sono tornata per vedere la mostra dell'esercito di terracotta ne ho approfittato per riguardarmelo (anche se sempre di corsa) e qualcosa di più posso dire di aver capito.

Chicago, the Field Museum

Pur essendo un post introduttivo, una veloce panoramica sul museo, lo divido in due parti perché anche cercando di essere il più stringata  possibile l'articolo sarebbe troppo lungo e questo vi dà l'idea di quanto grande ed articolato sia questo museo.

Nell'enorme atrio all'ingresso ci si può già fare una prima idea di quello ci aspetta, Sue, il più completo T Rex al mondo ci farà fare un viaggio di 4 miliardi di anni cominciando dall'inizio della vita sulla Terra, gli enormi elefanti ci portano invece nel meraviglioso e delicato mondo animale con la ricostruzione dei vari ambienti in cui vivono le diverse specie ed i totem sono solo l'inizio della sezione dedicata ai nativi americani.

Chicago Field Museum, Sue



Il museo si divide in 3 livelli e sul livello principale si trova la sezione dedicata alle antiche Americhe dove si può visitare una tenda indiana, esatta riproduzione a grandezza naturale della tribù dei Pawnee
 


ed imparare come venivano cacciati i bisonti

 
ed a proposito di bisonti qui se ne può incontrare uno enorme impagliato.

 
Lasciata l'America del Nord la visita prosegue con le civiltà del Centro e Sud America fino a raggiungere l'impero degli Aztechi dove si può ammirare questa enorme riproduzione in scala 1:1 del calendario azteco.
 
 
Sempre a questo livello la visita prosegue con Nature Walk, una passeggiata tra la riproduzione di scenari naturali con gli habitat degli animali suddivisi per zona geografica.




 
 Parecchi studenti si esercitano in copie dal vero degli animali
 

 
E' proprio brutto quando si leggono certi cartelli 


Le ambientazioni sono molto realistiche e curate, sembra proprio di entrare in una foresta o una savana e di essere di fronte ad un orso o una tigre ma l'ambiente in cui sono queste teche, pur essendo molto grande, dà un senso di oppressione, è molto buio e non avendo neppure una finestra l'aria sembra pesante e stantia e vedere tutti questi animali, la maggior parte impagliati mette un po' di agitazione, il pensiero corre subito al film una notte al museo e mi sembra già di vedere animali e personaggi che prendono vita.

Al momento mi fermo, quello di cui ho parlato fino a qua è solo la veloce panoramica di uno dei 3 piani di questo museo, mancano ancora tante sezioni da esplorare, le vedremo prossimamente.

Ciao, tornate a trovarmi

2 commenti:

  1. Anch'io provo un po' di inquietudine di fronte agli animali impagliati, ma i diorami in cui sono inseriti sono sempre molto apprezzabili. =)
    Dani

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