mercoledì 3 dicembre 2014

#sensomieiviaggi : I luoghi abbandonati dei miei viaggi - Parte 2

Buongiorno,
continua il viaggio tra i luoghi abbandonati dei miei viaggi, oggi stiamo in Italia ed andiamo in un posto curioso, scendiamo nel sottosuolo di Napoli.

Napoli sotterranea
NAPOLI, 20 Settembre 1943

Anna è emozionata, oggi si sposa con Renzo.
Finalmente dopo 2 anni d'amore oggi corona il suo sogno anche se non era così che aveva pensato il suo matrimonio, non a 40 metri sotto terra.
Anna voleva una festa alla luce del sole perché il suo amore per Renzo è grande e bello come l'astro luminoso ma non ha scelta, fuori le bombe cadono senza sosta e questo è l'unico posto sicuro, è qui che si celebrerà il suo matrimonio ed è qui che sarà la sua casa fino alla fine di questa maledetta guerra.

Anna ricorda com'era bella la sua Napoli prima che questa follia cominciasse, sole, mare e tanta allegria, c'era poco è vero, non erano mai stati ricchi ma non le era mai mancato niente perché aveva quello che più desiderava, una bella famiglia, una casa dignitosa ed un piatto di pasta che non mancava mai, e che pasta! La mamma era bravissima a cucinare, con quel poco che aveva sapeva fare dei sughi favolosi.

E poi 3 anni fa gli alleati hanno cominciato a bombardare Napoli, case distrutte, persone morte, si sperava che finisse in fretta ma sono ancora qua, sopra le loro teste ed i raid aumentano, non ce ne sono mai stati tanti come quest'anno.

L'unica cosa da fare per proteggersi è scendere in queste grotte che corrono sotto Napoli, sono alte, immense ma fredde, oltre al freddo del cuore bisogna affrontare anche quello fisico e come lei tante altre persone che oltre a ripararsi durante i bombardamenti hanno dovuto trasferire qui la loro residenza perché la casa è stata distrutta.

Lei è fortunata perché la sua famiglia è ancora viva ma la casa è stata abbattuta ed ora vive qui come tante altre famiglie e continuerà a viverci con Renzo che ha conosciuto proprio durante un bombardamento quando si sono trovati vicini nello stesso rifugio.

Com'è bello Renzo! Anna lo ama con tutta se stessa, ha imparato a conoscerlo bene, quando andavano al rifugio si cercavano sempre e sono diventati inseparabili, oggi finalmente lo sposa, ancora poche ore e sarà sua moglie.

Pazienza se lo sposa sottoterra, nella piccola cappella ricavata in una grotta, che però a lei sembra una cattedrale.

E poi via verso la sua nuova vita nella sua nuova casa, la grotta n. 147 che li ospiterà fino alla fine della guerra, piccola e umida ma sicura, sperando solo che la guerra finisca in fretta ....

Anna si risveglia dai suoi sogni ad occhi aperti, è arrivata la mamma

"Anna, sei pronta? E' ora di andare"

FINE

Anche questa storia è inventata, non del tutto però, ho preso degli spunti da cose vere, infatti su una grotta dei sotterranei c'è un'incisione che riporta i nomi di Anna e Renzo, una data, 20 Settembre 1943 ed una scritta, "oggi sposi".

Durante la seconda guerra mondiale Napoli fu una delle città più bombardate e per dar rifugio alla popolazione furono attrezzate le gallerie sotterranee scavate all'inizio dai Greci per creare acquedotti come riserva idrica per la città e per estrarre materiale per la costruzione degli edifici.

Durante il dominio degli Angioini Napoli ebbe una forte espansione e quindi necessitava molto materiale di costruzione che veniva preso direttamente nel suolo sottostante a dove doveva sorgere la casa, per questo si dice che Napoli è nata dalle proprie visceri.

In seguito furono proibite le nuove costruzioni perché la città stava letteralmente esplodendo ma i cittadini continuarono ad estrarre di nascosto le pietre dal sottosuolo e così arriviamo ai sotterranei dei nostri giorni.

Queste cavità generate dalla estrazione di pietre nel sottosuolo furono usate nella seconda guerra mondiale come rifugio per centinaia di famiglie che lì hanno stabilito la loro residenza per anni.

Ormai è passato tanto  tempo, Anna avrà avuto una vera casa ma sono sicura che non ha mai dimenticato il tempo in cui ha vissuto sottoterra.

So solo che questo luogo diventato prima una riserva di cose da sfruttare per costruirsi una casa e poi un rifugio per sfuggire alle incursioni ha aiutato molte persone ed oggi è ancora qui a testimoniare una brutta pagina del nostro passato che vorremmo dimenticare ma che forse è meglio tenere viva nella nostra memoria per far sì che certe cose non succedano mai più (anche se ne vedo ancora adesso, vicine e lontane, purtroppo il mondo non è cambiato).

Nel prossimo episodio Anna e Renzo saranno ancora i protagonisti di una storia ma non sarà una bella storia, vi posso solo dire che il finale sarà a lieto fine.

Perché ho scelto questa location?

Perché mi ha molto incuriosito, perché a quelle profondità c'è un eco che parla, che racconta le storie che lì si sono vissute, che io ho sentito con i battiti del mio cuore e che voglio provare a trasferire a voi.

Perché dopo averci vissuto questo posto è stato abbandonato e riempito con le macerie degli edifici crollati durante i bombardamenti.

Fu dimenticato fino al 1968 quando fu riscoperto in occasione dell'apertura di alcune grosse voragini, cominciarono allora i lavori di bonifica che durarono 20 anni per riportare alla luce questo reperto storico trasformandolo in un vero e proprio museo che è  possibile visitare con delle escursioni guidate.

Manca l'ultima parte della trilogia, stay tunned

Ciao

6 commenti:

  1. Bella la tua storia "quasi vera" e interessante la visita. L'avevo in programma da tempo, bisognerà che mi decida ad andarci!

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  2. norma, che bella storia, molto commovente e così vera. ne sappiamo così poco di napoli, della guerra, di altre mille cose. grazie!

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    1. Grazie, la mia storia quasi vera mi sono divertita ad inventarla ma non è proprio facile.
      Ciao

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  3. Ciao Norma, molto affascinanti questi sotterranei.
    Bella la tua storia semi-vera. =)
    Dani

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