Ed anche questa settimana torna il Linky Party di Alex dove le blogger si raccontano per farsi conoscere e conoscere.
Ormai ho già raccontato parecchie cose di me ma tante altre ne mancano, dobbiamo arrivare a 101!
All'inizio mi sembrava difficile trovare tante cose da dire su di me, dopo le prime 20 ero già in crisi ma pian piano ecco che nascono tanti pensieri e in questi pensieri ci sono io, con il mio carattere, con i miei limiti ma anche con le mie qualità ed allora in questo racconto scopro una cosa importante, che ho tanto da dire e da fare e a qualcuno interessa quello che dico e che faccio e questo mi rende felice e mi fa dire
Ma cominciamo con i 10 nuovi punti
61. Non ho mai guidato un motorino o meglio l'ho guidato un'unica volta, non mi ricordo bene ma avrò avuto 15 anni ed una mia amica mi ha prestato il suo Ciao per fare un giro di prova, solo che ho incontrato un amico che mi piaceva, mi sono fermata a chiacchierare con lui ed ho perso la nozione del tempo. La mia amica è venuta a cercarmi e quando mi ha trovata era arrabbiatissima e, inutile dirlo, non me lo ha più prestato.
Col passare degli anni non ne ho più sentito l'esigenza fino a quando non ha cominciato a pesarmi il fatto di dover fare tutte le mattine due tangenziali praticamente a passo d'uomo, ho cominciato a guardare con invidia le moto che sfrecciavano in mezzo al traffico, ne ho parlato a mio marito che ha detto era una buona idea e si è comprato la moto.
Beh, ho lasciato perdere l'idea delle due ruote e per evitare la coda parto prestissimo da casa.
62. Almeno due volte all'anno mi piace andare in montagna a raccogliere le erbe selvatiche, soprattutto tarassaco ed ortiche ma anche la Silene Vulgaris, quella pianta con i fiori a forma di brocca che da bambina mi divertivo a far scoppiare.
Ci vado con mia mamma e mi diverto un mondo, belle passeggiate, aria buona e pulita, silenzio e pace e questi meravigliosi doni della natura di cui facciamo un abbondante raccolto.
Il problema poi è a casa a pulire e lavare tutta quella verdura in una corsa contro il tempo prima che si sciupi, non vi dico il mal di schiena e di cervicale alla fine di queste operazioni ma ne vale la pena.
Per qualche giorno si mangia solo verdura, le foglie più fresche del tarassaco in insalata, quelle meno tenere vengono cotte e saltate con aglio, olio o peperoncino o mangiate in insalata con un po' di olio e limone come la catalogna.
Le ortiche le cuocio e poi le uso per la frittata o per un meraviglioso risotto.
La Silene invece dopo aver pulito tutte le foglioline, la faccio saltare direttamente in padella con un po' di olio e di aglio, deliziosa!
Quest'anno non sono ancora riuscita ad andare perché pioveva sempre, spero di fare un salto prima di partire per le ferie.
Raccolta di ortiche |
63. Forse l'avrete capito anche se non l'ho mai detto apertamente ma sono celiaca per cui devo cucinare e mangiare senza glutine.
L'abbiamo scoperto circa 6 anni fa e da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, dopo un momento di sconforto e di confusione iniziale, piano a piano le cose si sono cominciate a capire e quindi a gestire ed allora non te ne fai un più un problema, c'è ben di peggio in giro.
Pian piano ho anche cominciato ad avere confidenza con la gli alimenti senza glutine, anche se all'inizio non è stato facile, soprattutto con la farina, non avendo il glutine non "lega" con gli altri componenti per cui qualsiasi cosa che fai ti si sbriciola tra le mani, io che ero abituata a fare tante cose in casa, come per esempio la pasta, è stato veramente demoralizzante, con tanta fatica tiravi delle belle tagliatelle ma già prima di finire in pentola appena le toccavi si spezzavano e diventavano quadrucci da fare in brodo.
E che dire della pizza? Ho passato due anni a fare tentativi, troppo dura, troppo molle, troppo cotta, quasi cruda e via così, due anni di pizze che passavano direttamente dal forno alla pattumiera ma poi la costanza premia ed allora con l'esperienza fatta si trova la giusta farina, il giusto quantitativo di acqua, la giusta dose di lievito, la corretta temperatura e voilà, ecco una pizza favolosa, da provare, piace pure a mio marito che potrebbe mangiarsi qualsiasi pizza.
Ah, ho fatto con successo persino la pasta sfoglia.
Pizza gluten-free |
64. C'è stato un tempo in cui ero "shopaholic", adoravo comprare di tutto ma soprattutto vestiti, ne avevo una certa quantità ma generalmente li indossavo tutti, mi è capitato solo poche volte di trovare dopo tanto tempo ancora l'etichetta attaccata ad un capo, insomma compravo ma usavo.
In tempi di saldi iniziava la caccia, la ricerca dell'affare migliore, spulciando tra le tante cianfrusaglie che vendono in questo periodo per liberare i magazzini ed ero felice quando riuscivo a trovare qualcosa che mi piaceva ad un prezzo interessante.
Non guardavo però la moda o la marca, mi bastava che mi piacesse.
Col passare del tempo invece sono diventata più selettiva, meno compere ma di qualità.
Con questo principio ho ottenuto 3 cose :
a) Non ho più gli armadi che scoppiano, ho più spazio (ma non per questo sono più ordinata)
b) Le cose se sono di buona qualità mi durano di più e quindi devo comprare meno
c) Risparmio, spendo di più per la qualità ma meno per la quantità ed il bilancio è in mio favore
Ci sarebbe comunque tutto un discorso da fare per quanto riguarda la qualità, su che cosa vuole dire per me, non è detto che coincida con "marca" ma a volte sì, bel tessuto, naturale, belle rifiniture ecc. ma purtroppo vedo che tutti tendono a far confezionare i propri capi all'estero dove costa meno mentre sarebbe bello dare lavoro alla propria nazione e pensare che non è che costino poco, soprattutto se capi firmati, ma quanto ci vogliono guadagnare?
Un debole per lo shopping mi è rimasto ancora, non rinuncio alle camicie di Nara, ed ho cominciato ad acquistare pentolame, soprattutto padelle e griglie.
Cosa vorrà dire?
65. Anche questa settimana voglio fare il gioco del "Se fossi ... "
Se fossi un personaggio dei fumetti vorrei essere uno dei 3 nipotini di Paperino, Qui o Quo o Qua.
Sono troppo divertenti, sempre impegnati in mille avventure in giro per il mondo coinvolti da Paperone e se Paperino non è troppo entusiasta loro invece, con gli occhi della gioventù, non vedono fatica e stanchezza ma solo Avventura, pura Avventura con la A maiuscola.
Sono anche intelligenti e riescono a sbrigarsela in ogni frangente ma non per questo se la tirano, anzi, riconoscono che la buona riuscita di un impresa non è vanto del singolo ma il frutto di un ottimo lavoro di gruppo.
Sono attenti all'ambiente, amano la natura ed il contatto con gli animali, un buon esempio per la gioventù di oggi (e di ieri!).
66. Non sono per niente fisionomista, prima di memorizzare un volto ce ne passa, non mi resta proprio in testa e certe volte che figuracce!
Quando sono in giro mi capita spesso che qualcuno mi saluti, io cortesemente ricambio ma non so proprio chi sia, ma dove lo avrò mai visto questo?
La figuraccia più clamorosa però l'ho fatta quando non ho riconosciuto un collega sul treno, stavo andando al lavoro ed uno che mi sembrava di avere già visto da qualche parte mi si avvicina e comincia a parlare facendo capire che ci conosciamo, io sto sul vago per cercare di capire chi è ma sono stata troppo sul vago per cui lui ha capito che non lo avevo riconosciuto, mi ha detto subito chi era, si è fatto quattro risate e l'ha raccontato a tutti in ufficio. Che figura meschina! A mio discapito devo comunque dire che il collega era stato assunto da poco, lavoravamo in reparti diversi e ci si incontrava solo in corridoio e chi mai si aspettava di trovarselo sul treno, non sapevo che abitava vicino a me!
67. Mi piace leggere le riviste, un po' meno i quotidiani, le news preferisco sentirle in televisione, alla mattina la prima cosa che faccio mentre sorseggio un po' di tè per svegliarmi e sgranocchio un po' di frutta per colmare il buchetto nello stomaco è accendere la TV e sintonizzarmi sul telegiornale.
Il quotidiano in genere lo riservo per le vacanze anche se ultimamente le vacanze le passo all'estero per cui mi risulta un po' difficile.
Poi sono pure abitudinaria per cui il quotidiano è sempre quello, mio figlio mi continua a dire che devo diversificare, sentire altre campane, ascoltare voci indipendenti e visto che dicevo di sì ma non facevo niente mi ha regalato l'abbonamento per un mese al Fatto Quotidiano così sono obbligata a leggerlo ed adesso alla mattina faccio colazione con TG e quotidiano.
Devo dire che mi piace, mi piacerebbe ancora di più l'opzione di abbonato sostenitore che permette di assistere alle riunioni di redazione in diretta streaming e partecipare inserendo commenti, i migliori verranno poi letti in diretta.
Peccato che la riunione di redazione è alle ore 16 ed essendo al lavoro a quell'ora mi viene un po' difficile partecipare, immaginatevi la faccia del mio capo che mi chiama alle 16.15 e si sente rispondere "Non adesso, scusa ma sono occupata con la riunione di redazione".
68. Sono figlia unica e non mi è mai pesato, neppure quando ero piccola.
Certo a volte guardo con un pizzico di invidia mio marito ed i suoi 3 fratelli così legati tra loro, tutti per uno ed uno per tutti, ma so anche che non è sempre così, loro sono stati fortunati ma sento storie di fratelli che si scannano per un nonnulla, per questioni di soldi, di responsabilità ed impegni, fratelli che scaricano i genitori sulle spalle dell'altro, brutte storie.
Io essendo figlia unica non ho fratelli con cui dividere le preoccupazioni ma anche le gioie ma non ho neppure fratelli con cui litigare, per cui mi va bene così e comunque non sono sola, ho la mia famiglia.
69. La mia città del cuore forse lo avrete già capito è Barcellona, ci ho passato un week end al mese per un anno, più tutte le ferie.
Ho vissuto quei pochi giorni al mese con gioia, quando prendevo l'aereo per andare a Barcellona mi sembrava di tornare a casa.
Non vedevo l'ora di andare a fare la spesa nelle mie botteghe preferite, di mischiarmi tra la gente, di vedere mese dopo mese lo stesso luogo sotto una luce diversa dovuta al passaggio delle stagioni, di svegliarmi all'alba e correre in spiaggia per respirare l'aria fresca del mattino, di ammirare il tramonto infuocato sui tetti della città.
Mi piaceva parlare con la gente, nei negozi e per strada nel mio stentato spagnolo inframmezzato da parole in catalano (o era catalano inframmezzato con lo spagnolo?).
Se potessi mi trasferirei là, cambierei vita, vorrei una vita più rilassata, scandita solo dal passaggio del tempo, una vita senza stress, senza corse, una vita dove il solo problema fosse aprire il mio chiringuito non dopo le 10 di mattina!
70. Mi piace la cucina orientale, giapponese e cinese in particolare, nella mia vita precedente (quando non ero celiaca) andavamo spesso al ristorante cinese e mi piaceva moltissimo il loro modo di cucinare il pesce.
Per le occasioni speciali invece andavamo al ristorante giapponese dove non mancavo mai di assaggiare le loro gustose zuppe anche se a volte un po' strane per i nostri gusti di occidentali.
Spesso quando ero all'estero, oltre a provare i ristoranti con le specialità del luogo, cercavo i ristoranti giapponesi dove il cuoco ti cucinava il cibo direttamente al tavolo tra effetti speciali quali fiammate improvvise e giochi di prestigio con le uova, mi ricordo le risate quando un uovo è sfuggito dalle mani del cuoco-prestigiatore ed è finito sui pantaloni di un vicino, lui rideva meno però.
Nella mia vita attuale questo è solo un ricordo perché non conosco locali etnici che facciano anche cucina gluten-free e quindi se voglio un piatto orientale me lo cucino, però non è la stessa cosa.
Quando sono in giro mi capita spesso che qualcuno mi saluti, io cortesemente ricambio ma non so proprio chi sia, ma dove lo avrò mai visto questo?
La figuraccia più clamorosa però l'ho fatta quando non ho riconosciuto un collega sul treno, stavo andando al lavoro ed uno che mi sembrava di avere già visto da qualche parte mi si avvicina e comincia a parlare facendo capire che ci conosciamo, io sto sul vago per cercare di capire chi è ma sono stata troppo sul vago per cui lui ha capito che non lo avevo riconosciuto, mi ha detto subito chi era, si è fatto quattro risate e l'ha raccontato a tutti in ufficio. Che figura meschina! A mio discapito devo comunque dire che il collega era stato assunto da poco, lavoravamo in reparti diversi e ci si incontrava solo in corridoio e chi mai si aspettava di trovarselo sul treno, non sapevo che abitava vicino a me!
67. Mi piace leggere le riviste, un po' meno i quotidiani, le news preferisco sentirle in televisione, alla mattina la prima cosa che faccio mentre sorseggio un po' di tè per svegliarmi e sgranocchio un po' di frutta per colmare il buchetto nello stomaco è accendere la TV e sintonizzarmi sul telegiornale.
Il quotidiano in genere lo riservo per le vacanze anche se ultimamente le vacanze le passo all'estero per cui mi risulta un po' difficile.
Poi sono pure abitudinaria per cui il quotidiano è sempre quello, mio figlio mi continua a dire che devo diversificare, sentire altre campane, ascoltare voci indipendenti e visto che dicevo di sì ma non facevo niente mi ha regalato l'abbonamento per un mese al Fatto Quotidiano così sono obbligata a leggerlo ed adesso alla mattina faccio colazione con TG e quotidiano.
Devo dire che mi piace, mi piacerebbe ancora di più l'opzione di abbonato sostenitore che permette di assistere alle riunioni di redazione in diretta streaming e partecipare inserendo commenti, i migliori verranno poi letti in diretta.
Peccato che la riunione di redazione è alle ore 16 ed essendo al lavoro a quell'ora mi viene un po' difficile partecipare, immaginatevi la faccia del mio capo che mi chiama alle 16.15 e si sente rispondere "Non adesso, scusa ma sono occupata con la riunione di redazione".
68. Sono figlia unica e non mi è mai pesato, neppure quando ero piccola.
Certo a volte guardo con un pizzico di invidia mio marito ed i suoi 3 fratelli così legati tra loro, tutti per uno ed uno per tutti, ma so anche che non è sempre così, loro sono stati fortunati ma sento storie di fratelli che si scannano per un nonnulla, per questioni di soldi, di responsabilità ed impegni, fratelli che scaricano i genitori sulle spalle dell'altro, brutte storie.
Io essendo figlia unica non ho fratelli con cui dividere le preoccupazioni ma anche le gioie ma non ho neppure fratelli con cui litigare, per cui mi va bene così e comunque non sono sola, ho la mia famiglia.
69. La mia città del cuore forse lo avrete già capito è Barcellona, ci ho passato un week end al mese per un anno, più tutte le ferie.
Ho vissuto quei pochi giorni al mese con gioia, quando prendevo l'aereo per andare a Barcellona mi sembrava di tornare a casa.
Non vedevo l'ora di andare a fare la spesa nelle mie botteghe preferite, di mischiarmi tra la gente, di vedere mese dopo mese lo stesso luogo sotto una luce diversa dovuta al passaggio delle stagioni, di svegliarmi all'alba e correre in spiaggia per respirare l'aria fresca del mattino, di ammirare il tramonto infuocato sui tetti della città.
Mi piaceva parlare con la gente, nei negozi e per strada nel mio stentato spagnolo inframmezzato da parole in catalano (o era catalano inframmezzato con lo spagnolo?).
Se potessi mi trasferirei là, cambierei vita, vorrei una vita più rilassata, scandita solo dal passaggio del tempo, una vita senza stress, senza corse, una vita dove il solo problema fosse aprire il mio chiringuito non dopo le 10 di mattina!
Il mio futuro chiringuito |
70. Mi piace la cucina orientale, giapponese e cinese in particolare, nella mia vita precedente (quando non ero celiaca) andavamo spesso al ristorante cinese e mi piaceva moltissimo il loro modo di cucinare il pesce.
Per le occasioni speciali invece andavamo al ristorante giapponese dove non mancavo mai di assaggiare le loro gustose zuppe anche se a volte un po' strane per i nostri gusti di occidentali.
Spesso quando ero all'estero, oltre a provare i ristoranti con le specialità del luogo, cercavo i ristoranti giapponesi dove il cuoco ti cucinava il cibo direttamente al tavolo tra effetti speciali quali fiammate improvvise e giochi di prestigio con le uova, mi ricordo le risate quando un uovo è sfuggito dalle mani del cuoco-prestigiatore ed è finito sui pantaloni di un vicino, lui rideva meno però.
Nella mia vita attuale questo è solo un ricordo perché non conosco locali etnici che facciano anche cucina gluten-free e quindi se voglio un piatto orientale me lo cucino, però non è la stessa cosa.
Las Vegas, ristorante giapponese |
Anche questa settimana ho terminato di scrivere altri 10 punti che mi caratterizzano, adesso vado a vedere come le altre blogger si sono raccontate, perché non venite anche voi da Alex?
Ciao, alla prossima
Ciao Norma, mi fa piacere conoscere 10 "pezzetti" in più di te. Io devo ancora fare questa puntata. Mi devo sbrigare!!! =)
RispondiEliminaDaniela
Anche a me fa piacere conoscere meglio tutte voi
EliminaCiao
Norma
Sei bravissima a riconoscere le erbe selvatiche e nell'essere riuscita a cucinare la pizza senza glutine: ammiro la tua pazienza (a me la cucina crea problemi anche senza il problema del glutine :)
RispondiEliminaSono una lettrice fedele del Fatto Quotidiano dal primo numero ma non ho mai fatto l'abbonamento. Forse, per ridurre il consumo di carta, in autunno farò quello alla versione pdf, ma ci sto ancora pensando: meno carta ma leggere il giornale tutti i giorni sul pc o sull'ìpad! boh!
Che bella Barcellona! Uno dei miei tre fratelli ci ha vissuto per parecchi anni e ho un bellissimo ricordo delle vacanze di Pasqua in cui siamo andati a trovarlo.
Ciao,
Paola
Il Fatto lo leggevo sull'ipad, non è la stessa cosa ma si legge, trovo interessante i giornali e le riviste online perché se ti piace qualche articolo te lo puoi salvare.
EliminaCiao
Norma
Quanti tentativi per trovare la ricetta perfetta! Ti stimo moltissimo, io non riesco ad essere così costante, se non riesco bene le prime volte tendo a lasciar perdere
RispondiEliminaVolente o nolente se volevo mangiare la pizza ho dovuto farlo, provare e riprovare e ti assicuro che adesso ne vale la pena
EliminaCiao
Norma
Ciao, anch'io ho guidato il motorino solo una volta in vita mia e anche a me l'ha prestato a suo tempo un mio amico... ho fatto una figuraccia: pensavo di essere capace e per poco non mi vado a schiantare addosso ad un muro!!! Inutile dire che non me l'ha più prestato!
RispondiEliminaCIAO
Beh, ti è andata bene
EliminaCiao
Norma