mercoledì 19 giugno 2013

101 cose su di me - Quarta puntata

Anche questa settimana partecipo al Linky Party di Alex con altre 10 cose su di me da rivelare.
Ogni blogger che viene ospitata da Alex si racconta in questi post settimanali così possiamo conoscerci meglio e farci conoscere a nostra volta.
E' una bellissima opportunità, un modo per portare più vicino un mondo astratto come quello della rete riuscendo a portare umanità in un universo di bit e circuiti.
 
Anche questa settimana cercherò di parlarvi un po' di me in 10 punti, piccole e grandi cose che ci caratterizzano.
 
31. Non mi piace scrivere con l'inchiostro nero, di solito uso il blu ma quando scrivo per me o prendo appunti uso il rosso. Ultimamente ho anche una penna con inchiostro viola che riservo per le grandi occasioni.
 
32. Sono molto abitudinaria, se sono in macchina ascolto sempre una stessa radio, il telegiornale deve essere sempre di quel canale, il quotidiano sempre quello.
Mio figlio stufo di vedermi sempre alle prese con le stesse cose mi ha regalato un abbonamento mensile ad un quotidiano indipendente in modo da farmi sentire voci "fuori dal coro" e per essere sicuro che lo leggo, alla sera via Skype mi interroga.
Devo dire che ci ho preso gusto a leggerlo, è la prima cosa che faccio alla mattina seduta tranquilla davanti ad una tazza di the.
 
33. Se fossi un animale vorrei essere un aquila, volare libera e leggera nel cielo, librarmi sopra montagne incontaminate, respirare l'aria fresca e pulita delle foreste, scrutare col mio sguardo penetrante ogni movimento.
L'aquila, simbolo di potenza è il dominatore dell'aria, il corrispondente celeste di quello che il leone rappresenta per la terra (il mio segno zodiacale è il Leone).
Uccello di fuoco, sfida il sole guardandolo senza bruciarsi ed incamera tutte le energie positive di questo astro.
Si nutre di serpenti e quindi è il simbolo della prevalenza del bene sul male.
Adoro questo animale forte e leggero al tempo stesso che mi dà sensazioni positive e libera la mia anima confinata in spazi angusti.
 
Piatto in ceramica decoro "Aquila"
34. Se invece fossi un fiore vorrei essere un glicine dai delicati colori lilla, attaccato ad un muro bianco di una casa in riva al mare in un caldo pomeriggio estivo quando tutto riposa.
Questo delicato fiore dai colori straordinari e dalla capacità di aggrapparsi ed arrampicarsi in un costante movimento a spirale rappresenta la coscienza dell'uomo che si espande verso l'esterno influenzando il mondo circostante.
Secondo il buddismo, con i suoi grappoli che pendono verso il basso quasi fosse un inchino, rappresenta il senso del rispetto e dell'onore.
Rispetto ed onore, parole purtroppo a volte dimenticate o male interpretate, è giusto e doveroso inchinarsi davanti ad una persona saggia ed onesta ma non davanti a chi usa la prepotenza come elemento di comunicazione e fa della paura uno strumento di assoggettamento.
 
Un glicine in una calda giornata di sole
35.  In cucina avrei voluto inventare la pasta ripiena, i tortellini ed i ravioli.
Cosa c'è di più bello di una sfoglia che al suo interno racchiude un goloso segreto? Un piatto che ha tante vite differenti, raffinato, rustico, elegante, colorato o bianco, dalle forme diverse, un piatto dove dare sfogo alla fantasia, dove inventare ogni giorno sapori nuovi, combinazioni classiche o azzardate ma in ogni caso originali, uniche e sempre diverse.
Un piatto aristocratico ma anche popolare, una maniera elegante per riciclare gli avanzi e non buttare niente.
 
36. Non sono pettegola e so mantenere i segreti, non ho mai rivelato cose importanti che mi sono state dette in confidenza, sono una tomba.
Non saprei mai approfittare di un segreto "scottante" se ne venissi a conoscenza, il mestiere di ricattatore non fa per me, morirei di fame in fretta.
 
37. Mi piacerebbe adottare un gattino.
Quando ero giovane ne ho sempre avuti, di tutti i colori ma sempre rigorosamente bastardini, ognuno con un carattere diverso ma sempre tutti dolcissimi ed affettuosi.
Ricordo un grosso micio bianco e nero che andava a consolare mio padre quando aveva mal di denti, saltava sul tavolo e lo toccava con la zampina come se volesse accarezzarlo.
Ricordo Ginger, un cucciolotto rosso, vivace e coccolone che giocava con mio figlio quando era piccolo, si faceva portare in giro su una carriola e gli si addormentava vicino quando aveva la febbre.
Ricordo la tristezza la volta che abbiamo messo un bellissimo gattone tigrato in una pensione per gatti prima di andare in vacanza e la gioia quando siamo andati a riprenderlo, ci è letteralmente volato tra le braccia, dopo di allora ci ha sempre seguito nella vecchia casa di montagna.
E adesso perché non ne ho più?
Perché abito in un condominio (ma non sono l'unica ad avere animali domestici).
Perché non abbiamo il giardino e siamo all'ultimo piano, sì forse prendere l'ascensore potrebbe essere complicato per lui, anche aprire il portone se chiuso.
Perché lavoro tutto il giorno e la cura di Micio sarebbe sulle spalle di altre persone e non mi sento di addossare incarichi ad altri anche se stretti famigliari.
Perché quando si va in vacanza non si può portarlo dietro su e giù dagli aerei e non mi va di affidarlo ad altri, tanto meno metterlo in una pensione.
Però mi piacerebbe tanto averne uno, chissà che pensandoci bene non si trovi una soluzione ai problemi!
 
38. Non farei interventi di chirurgia estetica fine a se stessa, non mi farei ritoccare rughette o rimpolpare il seno ma per correggere inestetismi che danno problemi anche psicologici, beh, ci farei un pensierino, anzi ce l'ho fatto.
Quando ero giovane avevo un naso "importante" ereditato da mio padre, ci stavo veramente male e cercavo di nasconderlo in tutti i modi, il più ovvio era con una enorme frangia, l'ho camuffato così per anni col risultato che, per colpa di quei capelli davanti agli occhi sono diventata miope.
Ho risparmiato fino all'ultima lira per mettere da parte i soldi per l'intervento che volevo fare il giorno del mio diciottesimo compleanno, il mio medico continuava a dirmi che il mio naso sarebbe cambiato da solo, che ero giovane e si sarebbe sistemato senza operazione ma io non gli credevo ed invece puff.. è successo, adesso ho solo un piccolo ricordo di quello che è stato il mio naso allora, non è all'insù ma è piccolo, è diventato dritto e stretto, morale quando sono raffreddata fatico a respirare. Che debba fare un intervento per allargare il naso?
 
39. La materia che odiavo di più al liceo era filosofia, non ho mai capito l'utilità di meditare su quello che altre persone hanno pensato in tempi più o meno recenti.
Mi annoiava a morte, mi addormentavo sui libri.
Neppure nelle altre materie letterarie brillavo molto, in italiano non avevo fantasia, non sapevo mettere due idee in croce per tirare fuori un tema decente.
Adoravo invece matematica ed infatti è quella che ho scelto all'università.
I numeri sono la verità, o è vero o è falso ed in ogni modo tu devi dimostrarlo mediante formule, teoremi ed ogni quant'altro ti è stato messo a disposizione.
Hai tutti gli strumenti e devi saperli usare per trovare una soluzione, è un allenamento per la vita, la matematica non ti dà nozioni o almeno non solo nozioni, ti dà un metodo per risolvere i problemi ed una volta che lo hai imparato lo utilizzi in ogni situazione, anche nella vita reale.
 
40. Di solito indosso i pantaloni, generalmente jeans, la gonna la porto solo in estate quando fa caldo ma solo se ho le gambe già abbronzate.
I pantaloni li trovo molto comodi, più della gonna, e poi posso portare i mocassini, belli, larghi e sformati ma comodissimi.
In abbinamento una maglietta colorata  via, anche se mi piacciono molto le camicie, ne ho di tutti i tipi, preferisco quelle ricamate, stile classico ma anche etnico.
 
Ecco, anche per oggi ho finito i miei 10 punti, se vi piace questo modo di entrare nella vita di noi blogger, perché non andate a conoscere anche le altre amiche?
Alex ci ospita qui.
 
Buona lettura
 
Ciao

10 commenti:

  1. Strano, c'è chi dice che il linguaggio filosofico e quello matematico siano collegati e molto vicini tra loro. Forse non hai avuto buoni insegnanti. Io a scuola adoravo la filosofia, anche se poi non l'ho coltivata. Ma quanto mi sarebbe piaciuto "capire" qualcosa della matematica! Ancora oggi ogni tanto ci penso, che mi piacerebbe imparare da capo la matematica, ma capendone il senso, però, cosa che a scuola non è successa.
    Ciao,
    Paola

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    1. L'ho sentito dire anch'io ma non trovo molte somiglianze, e concordo i miei insegnanti di filosofia non erano il massimo.
      ciao

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  2. Ciao:) anch'io sono molto abitudinaria ma preferirei non esserlo...e concordo sull'inutilità di studiare filosofia (anche se a me piaceva) ma dico sempre che non ha senso studiare il pensiero di altre persone soprattutto certe teorie infondate

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    1. Eh sì, ogni tanto bisognerebbe rompere gli schemi e cambiare ...
      Grazie
      Ciao

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  3. Il tè del mattino sorseggiato leggendo un quotidiano o una rivista è il mio lusso per i giorni in cui faccio colazione con calma e da sola...
    ciao, Stefania

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    1. Così secondo me si comincia meglio la giornata
      Ciao

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  4. Molto interessante e ben scritto questo post, una piacevole lettura. Abbiamo diverse cose in comune. =)
    Daniela

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  5. Anche io se fossi un fiore vorrei essere un glicine! E' una pianta stupenda.
    E per quanto riguarda la filosofia, secondo me ha ragione Paola, qui sopra, quando dice che è legata alla matematica...

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