lunedì 6 maggio 2013

Chicago, The Art Institute - Parte 2 : Arte europea prima del '900

Ed ecco che riprendo l'Art Istitute di Chicago con la seconda parte, quella dedicata all'arte europea prima del '900.

Tramite una bellissima scalinata, la Grand Staircase dove alla sommità troneggia la statua in marmo di Cristoforo Stati, Sansone ed il leone, si arriva al secondo livello.

Grand Staircase
Cristoforo Stati - Sansone ed il leone
Il primo incontro è stato con il bellissimo quadro di Giovanni Battista Tiepolo, la Vergine con il Bambino ed i Santi Domenico e Giacinto.


 
Tiepolo, Vergine col Bambino e
Santi Domenico e Giacinto
Bellissimo dipinto risalente al 1735, nella piena maturità dell'artista che celebra il rosario, particolarmente caro ai Domenicani.
Mi piace la soavità del volto di Maria, lo sguardo estatico dei Santi, un dipinto pieno di particolari e di significato, dal mondo sotto il piede di San Domenico per indicare che l'ordine domenicano è in tutto il mondo, ai disegni della tovaglia sull'altare che rappresentano scene della vita di Gesù e Maria da scandire pregando col rosario.

Nella stessa sala troviamo altri quadri di Tiepolo, la serie Rinaldo e Armida ispirati dal romanzo di Torquato Tasso, La Gerusalemme Liberata e dipindi dal 1742 al 1745.
Nella foto Rinaldo e Armida sorpresi nel giardino e Armida che incontra Rinaldo dormiente.
 
Tiepolo, la serie Rinaldo e Armida

Belli i colori di questi quadri, i toni pastello, gli abiti fluttuanti tipici dell'epoca Rococò, Armida arriva su una nuvola, come in un sogno, il sogno di Rinaldo.

Ed ecco un bellissimo quadro di Pompeo Girolamo Batoni, Sant'Andrea risalente al 1743.

Batoni, Sant'Andrea
Personalmente non conoscevo questo pittore ma mi ha molto colpito la forza di questa immagine, la drammaticità espressa nei minimi particolari.

Cambiamo genere ma è siamo sempre nei classici, il Ritratto di Constance Pipelet di Jean Baptiste François Desoria dipinto nel 1797.

 Jean Baptiste François Desoria, ritratto di Constance Pipelet
Mi piace moltissimo lo sfondo, il colore del cielo con il contrasto della veste bianca della poetessa, il paesaggio, i particolari del primo piano e le sfumature delicate dello sfondo.

Bellissimo il quadro di William Bouguereau, le due bagnanti.

Bouguereau, le due bagnanti
Mi piace molto questo pittore, soggetti delicati e romantici, forse conosciuto di più per i suoi famosissimi Amore e Psiche ed Il primo bacio.
In questo quadro del 1894, in queste donne dalle forme morbide traspare dolcezza e malinconia.

Andiamo indietro nel tempo, siamo nel 1515 e Cornelisz van Oostsanen dipinse questa bellissima Adorazione del Cristo Bambino

Cornelisz van Oostsanen, L'adorazione del Cristo Bambino
La dolcezza del viso della Madonna, i numerosi Cherubini che suonano, la luminosità di questo dipinto esprimono la gioia di questo evento solenne.

Restiamo in zona, un altro pittore olandese che lavorò soprattutto a Bruxelles, Colijn de Coter ed il suo magnifico dipinto del 1490, la Vergine col Bambino incoronata dagli Angeli

Colijn de Coter, La Vergine col Bambino incoronata dagli Angeli
Non si può non restare incantati davanti a questa Madonna, bella e dolce, riccamente vestita, il quadro è ricco di particolari minuziosamente descritti, ogni pennellata è forte e precisa, il colore è vivo.

Spostiamoci a Barcellona dove troviamo il pittore catalano Bernat Martorell, appartiene alla seconda fase del gotico catalano che si avvicina di più ai pittori fiamminghi.
Suo è questo dipinto del 1434, San Giorgio che uccide il drago.

Bernat Martorell, San Giorgio uccide il drago
Riccamente decorato, quasi fosse un'icona, questo quadro stupisce per la forza che emana, per il contrasto tra la paura riflessa negli occhi del cavallo e del drago e la serenità che si vede in quelli del Santo.

Molto bello anche questo quadro di Piero di Cosimo del 1505, Vergine, con Bambino, San Giovanni bambino e Santa Cecilia.

Piero di Cosimo, La Vergine, il Bambino, San Giovanni bambino e Santa Cecilia
Artista insolito per la sua epoca, un outsider diviso tra ritorni al fiammingo con accenni a Leonardo e proiettato verso il Manierismo, dipinge questo bellissimo quadro in più riprese, ebbe infatti parecchi "pentimenti" per usare un termine tecnico, infatti, come confermato dalle analisi ai raggi X, all'inizio c'erano solo la Madonna ed il Bambino in una grotta, forse un po' troppo simile alla Vergine delle Rocce di Leonardo, successivamente ha coperto lo sfondo di nero ed aggiunto i Santi e gli Angeli.

Ma quello che si prova entrando nella prossima sala non è facile descriverlo, su una parete troneggia l'enorme dipinto di El Greco, l'Ascensione della Vergine del 1577.

El Greco, l'Assunzione della Vergine
Stupendo quadro, enorme, cattura l'attenzione e non riesci a distogliere lo sguardo, la scena è divisa in due parti, una terrena rappresentata dagli Apostoli che guardano stupiti Maria che ascende al Cielo e l'altra celeste con gli Angeli che la accolgono festosi.
Maria sale al Cielo sopra una falce di luna ma anche se ormai è quasi entrata completamente in Paradiso, lascia un legame con la Terra, un pezzo della sua veste che scende dalla luna.
Non si riesce a dare l'idea raccontandolo solamente, questo è un quadro da vedere.

La sala con l'Assunzione di El Greco
In questa foto si può vedere quanto grande è il quadro, è proprio vero che davanti a tanta meraviglia ci si sente piccoli.

Ma in questa sala si trovano altri capolavori, ecco un altro quadro enorme, la Resurrezione di Francesco Boneri, meglio conosciuto come Cecco del Caravaggio.

Cecco del Caravaggio, La Resurrezione
Cecco, allievo e forse anche amante del Caravaggio, da lui impara tutte le tecniche di pittura ed in questo quadro del 1620 ritroviamo tutta la drammaticità del maestro.
Paura e sgomento si legge sui visi delle goffe figure mentre l'Angelo libera il sepolcro e Gesù risorge dalla morte in tutta la sua potenza.

Ma le sorprese non sono finite in questa sala, ecco un altro fantastico quadro nella sua drammaticità, la Crocifissione di Francisco de Zurbarán.

Francisco de Zurbarán, la Crocifissione
Altro pittore spagnolo, la Crocifissione risale al 1627, in questo quadro tutto giocato sul contrasto chiaroscuro per dare maggiore drammaticità, risalta il corpo del Cristo sulla croce con tutta la Sua sofferenza che in questo quadro senza sfondo sembra sospeso in una dimensione senza spazio e senza tempo.

Ultimo quadro per oggi, Hendrick ter Brugghen la Negazione di Pietro.
Hendrick ter Brugghen, La negazione di Pietro
Hendrick ter Brugghen, pittore olandese dai tratti caravaggeschi, dipinse nel 1626.
In questo quadro è riuscito ad esprimere tutto il dramma di Pietro che nega Gesù, guardandolo riesci a capire i sentimenti di Pietro, quello che ha provato, entri nella sua mente, nel suo cuore.
La luce artificiale enfatizza la scena dando maggior drammaticità.
Un capolavoro!

E con questo quadro termino il post di oggi, l'Art Institute di Chicago, sezione dedicata agli artisti europei prima del '900, prossimamente pubblicherò la sezione dedicata agli Impressionisti.

Spero vi sia piaciuto, seguitemi anche nella prossima puntata

Ciao a tutti


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