lunedì 25 marzo 2013

5a C toujours

Oggi voglio raccontarvi un'esperienza bellissima, un'iniziativa cominciata per caso ai primi di febbraio quando, dopo aver cercato una mia compagna di liceo ed averla trovata su Facebook, si è messa in moto una macchina inarrestabile : organizzare una rimpatriata.

Io ero una delle "disperse", già a dicembre dello scorso anno c'era stato un breve incontro in occasione di una presentazione, in cui alcuni compagni che erano riusciti a ritrovarsi avevano partecipato scambiandosi poi i contatti.

Io e parecchi altri che non sapevamo dell'iniziativa e non eravamo stati rintracciati, non c'eravamo.
Ma a Gennaio quando ho cominciato ad usare Facebook, mi è venuto voglia di rintracciare amici di cui non avevo notizie da parecchio tempo (è a questo che serve Facebook no?).

Sono stata fortunata, al primo tentativo ho trovato Carmen con cui oltre agni anni del liceo ho passato anche quelli dell'università.
E, ancora più fortunata, Carmen era nel gruppo di quelli che si sono trovati a Dicembre per cui sono stata aggiunta all'elenco dei contatti ed io ho avuto i contatti degli altri, è proprio il caso di dire "prendere 2 piccioni con una fava", anzi molto più di 2!

Da qui a decidere di rivedersi, il passo è stato breve.
Adesso bisognava trovare gli ultimi dispersi, dovevamo esserci tutti!
Qualcuno aveva una vecchia foto del registro di classe per cui abbiamo cominciato a fare l'appello e vedere chi risultava "assente".
Chi aveva visto per ultimo un "assente" ha dato indicazioni su dove e quando e così è iniziata la fase investigativa che grazie all'iniziativa, alla costanza ed al fiuto degli elementi del gruppo ha portato al "ritrovamento" dei "dispersi.
Sì, siamo riusciti a trovare tutti ma proprio tutti, anzi di più, abbiamo trovato anche qualcuno che si era ritirato prima di arrivare alla maturità.
E così alla fine eravamo circa 35 persone!

Ok, ci siamo tutti, adesso dobbiamo fissare la data.
Siamo riusciti con un po' di fatica ma molto impegno (si vede che ci tenevamo davvero) a trovare una data che andasse bene a tutti : sabato 23 Marzo tutti eravamo liberi (o ci siamo liberati) e soprattutto tutti eravamo nei dintorni (abbiamo dovuto aspettare rientri dall'estero, trasferte di lavoro e chi più ne ha più ne metta ma ce l'abbiamo fatta.

Il luogo sarà un locale attrezzato con cucina gentilmente offerto da Diego, ognuno di noi porterà qualcosa ed al momento si cucineranno pentoloni di pasta.

Nei giorni precedenti l'euforia si alterna alla preoccupazione,  non vedo l'ora di rivederli tutti ma poi ho paura di deludere e di essere delusa, paura che questa aspettativa così entusiasmante non venga adeguatamente realizzata, è un alternarsi di emozioni ma la gioia per questo momento mi ha accompagnata fino al sabato sera.

E così finalmente è arrivato il 23, arriviamo alla spicciolata, scrutiamo i volti per cercare i nomi, a volte è facile, altre meno ma poi ritroviamo tutti i nostri compagni, sono passati 37 anni  ma è come se fosse ieri, no, non è retorica, è proprio così.

Anzi, è ancora meglio, negli abbracci ritrovi l'amico anche se all'epoca magari non era un amico così stretto, hai voglia di sapere tutto di lui o di lei, vuoi recuperare il tempo trascorso.
Quanti figli hai? Dove lavori? Cosa fai? Sono solo alcune delle mille domande che si accavallano.

Le foto d'epoca fanno bella mostra su una parete, ci cerchiamo e cerchiamo gli altri, si commenta, si ride e si ricorda.

Pranziamo girando tra i vari tavoli, passando tutti e parlando con tutti, io mangio poco e parlo molto, cosa per me veramente inusuale.

Ricordiamo gli anedotti, gli scherzi a volte anche pesanti ma adesso ci si riesce a ridere sopra, guardi con tenerezza ai ragazzi di allora e trovi gli uomini e le donne di oggi.
Siamo cresciuti e come ha detto qualcuno siamo cresciuti bene, e se siamo cresciuti bene è perchè abbiamo seminato bene, siamo stati bravi, veramente bravi.
Qualcuno di noi è diventato famoso, altri meno, ma tutti abbiamo lavorato per costruire quello che ora siamo ed io ne sono orgogliosa.

La sorpresa arriva a metà serata, un ricordo concreto da portarsi a casa, oltre alle foto, un ricordo da toccare, da portare con orgoglio.
Ari ha voluto ricordare questo giorno donandoci una maglietta con uno slogan : 5a C toujours, sì, noi, noi che si studiava solo il francese.



Le foto fermano i  momenti di questa serata magica e ci proponiamo di scambiarcele assieme a quelle storiche, ieri, oggi e domani, sempre, sempre 5a C.

Tra risate e ricordi termina la serata ma solo perchè molto tardi e non perchè siamo stanchi.
E' il momento dei saluti, un bacio, un abbraccio sincero e la promessa di rivedersi presto e questa serata è già memoria.

Oggi è già il giorno dei ricordi, nelle mail di ringraziamento si sente la commozione per qualcosa di bello e grande che abbiamo vissuto assieme, se ieri si rideva, oggi si piange.

Voglio terminare riportando il pensiero di Ari sulla macchina del tempo :
Sabato abbiamo usato la "macchina del tempo", siamo riusciti ad andare indietro di 37 anni TUTTI INSIEME e siamo stati TUTTI INSIEME per la prima volta, non siamo mai stati uniti come adesso, e lo siamo non perchè siamo obbligati come allora ma perchè lo vogliamo, perchè per la prima volta siamo e saremo la 5a C TOUJOURS.

Ragazzi di ieri e di oggi, che dire, solo GRAZIE

Ringrazio anche chi mi ha seguito fino a qui e non appartiene alla 5a C, a loro auguro di vivere un'esperienza come questa, di cercarla, di crederci e di portarla fino in fondo.

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