martedì 22 gennaio 2013

Polvere di stelle ? No di carciofi

No, non sto parlando del famoso film di Alberto Sordi, voglio solo mostrare, come ho utilizzato gli scarti dei carciofi, le foglie esterne piu dure.

Nell'ottica del risparmio e del riciclo, per una economia a minor impatto per l'ambiente e per il portafogli, è importante limitare gli sperchi.

Spero che mio marito  non veda questo post altrimenti mi ricorderà che nel  nostro frigo spesso si "perdono" parecchie cose e quando le ritroviamo ormai è tardi, insomma mi direbbe che predico bene ma razzolo male.

Torniamo ai nostri carciofi, indubbiamente c'è parecchio spreco ed allora come utilizzare le foglie scartate perchè troppo dure?

C'è parecchia letteratura in merito, ma il consiglio più diffuso in rete è di utilizzarle per fare una vellutata.

Ottima idea ma volevo fare qualcosa di diverso anche perchè ci ho già provato e, primo, frullando le foglie cotte a momenti ci rimetto un frullatore ad immersione, le fibre si sono arrotolate attorno alle lame e non venivano più via, secondo, necessita di parecchio lavoro per filtrare il frullato di carciofi per eliminare le fibre dalla crema ottenuta.

Allora mi sono detta, perchè non seccarle e poi tritarle per ottenere una polvere da unire magari ad un risotto per avere un gusto al carciofo magari quando il carciofo non l'hai a portata di mano?

Ho messo allora le mie foglie ben lavate ed asciugate, nell'essicatore, temperatura 60° per circa 2 ore e mezza, alla fine erano belle secche ma piuttosto dure.

E qui mi è venuto un dubbio, vuoi vedere che rischio anche questa volta il frullatore? Non mi si rovineranno le lame?

Ho provato lo stesso e per fortuna è andata bene, solo che ho ottenuto 2 risultati :
  1. Polvere : alcune foglie si sono macinate dando luogo ad una polvere molto fine
  2. Frammenti : le altre foglie non si sono macinate ma rotte in piccoli frammenti
Non ho insistito ulteriormente visto che fino a qua mi era andata bene e non avevo rovinato le lame
.
La polvere non l'ho ancora utilizzata, per cui non so che resa possa avere in un risotto, la proverò quanto prima e poi vi dirò, i frammenti invece li ho utilizzati per una tisana, un cucchiaino in mezza tazza di acqua bollente, lasciato in infusione per 15 minuti, filtrato e bevuto.

Ottimo, sa di carciofo, non ha perso l'aroma durante l'essiccatura, ha lo stesso sapore dell'acqua quando si fanno bollire i carciofi per farli lessi.

Vi lascio con la foto, ciao a tutti

Nessun commento:

Posta un commento