venerdì 18 gennaio 2013

Barcellona, guida pratica per fare la spesa - Prima parte

Dopo aver bazzicato per un anno Barcellona mi sono fatta un bel po' di esperienza su dove andare a fare la spesa quotidiana e su cosa comprare.

Questa breve guida penso che possa servire anche a chi a Barcellona ci va in vacanza, infatti magari non si cucinerà il polipo se è in albergo, ma uno spuntino col Pata Negra sicuramente se lo farà.

Premesso che avevamo l'appartamento in una isola felice, per me la migliore zona di Barcellona, al confine tra il distretto Sant Martì e quello della Ciutat Vella, proprio di fronte allo Zoo, vicino al mare, sul grande polmone verde del Parc de la Ciutadella e con 3 supermercati a 100 metri, eravamo fortunati ma comunque fare la spesa a Barcellona non è per niente difficile, supermercati o negozietti di alimentari si trovano ad ogni angolo e sono raggiungibili a piedi o con gli efficenti mezzi di trasporto, metrò o bus.

Cominciamo dal posto più caratteristico, il mercato della Boqueria, qui troviamo frutta, verdura, carne, pesce, uova, prosciutto, ecc
Situato sulla Rambla, circa a metà, è aperto dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.30.
Nel loro sito oltre alle news si può trovare anche la mappa del mercato con le bancarelle e le indicazioni per arrivarci.

Fare la spesa qui non è molto semplice, il mercato è sempre affollato, soprattutto dai turisti, per cui occorre tenere ben d'occhio il portafogli e buttarsi nella mischia per raggiungere le bancarelle.

Appena entrati ci si trova davanti ad un'esplosione di colori, sono le bancarelle di frutta e verdura.

Oltre alla frutta sfusa vendono anche vaschette con frutta già tagliata e pronta da gustare, il costo varia da 1 a 3 €, ci si può abbinare anche un bel bicchiere di frullato scegliendolo tra vari gusti, per cui per un salutare spuntino non si spende più di 5 €.

In generale comunque la frutta e la verdura costano meno che da noi.




Accanto si trovano bancarelle di frutta secca, al naturale o tostata ma è stata un po' una delusione perchè non l'abbiamo mai trovata bella croccante, sempre piuttosto molliccia.


Spettacolare è l'isola centrale, un ovale su due file con le bancarelle del pesce.

Il pesce è buono ed è fresco e soprattutto molto più economico che da noi, il polipo costa circa 8 o 9 € al chilo, mentre per la coda di rospo siamo dai 10 ai 13 € al chilo a secondo delle dimensioni.

A proposito di coda di rospo, qui vendono alla grande le teste, non le ho mai prese perchè sinceramente non saprei come utilizzarle (zuppe?).

Consiglio un giro preliminare per tutte le bancarelle per farsi un'idea dell'assortimento infatti non tutti hanno le stesse qualità di pesce, magari uno ha il polipo e non ha le alici o viceversa e, dato che a me piace fare la spesa tutta da una parte cerco la bancarella che ha maggior assortimento.

Ottime le vongole, sono veramente "sin arena", senza sabbia, le migliori sono quelle di dimensioni contenute, quelle grosse sono piuttosto dure e ciccose.




Per assaggiare l'ottimo pesce senza dover cucinare si può andare al Kiosko Universal sempre all'interno della Boqueria dove lo grigliano al momento, però ovviamente ha un altro costo.


Per ulteriori informazioni sul Kiosko Universal potete vedere il mio post del 7 Gennaio.

Un discorso a parte deve essere fatto per la carne, non si trova la varietà a cui siamo abituati, va alla grande l'agnello seguito dal maiale ed a ruota dal pollo, per manzo e vitello non c'è molta scelta e non è molto tenera.

Anche il bollito non è inteso come da noi, nel "cocido" ci mettono di tutto, maiale, salsicce (anche di queste parlerò), ossa di prosciutto, verdure, assomiglia molto di più alla cassoeula che al nostro bollito.
Qui comunque ho comprato delle ottime costine di agnello che ho fatto alla griglia.

Ecco, siamo arrivati al Pata Negra o "jamón ibérico de bellota", il prosciutto più costoso al mondo.
Qui c'è un articolo che spiega chiaramente i motivi dell'alto costo di questo particolare prosciutto.
Forse sono i miei gusti personali ma non adoro il prosciutto spagnolo, lo trovo troppo salato e secco, io amo il crudo di Parma, soprattutto al fiocco, dolce e morbido, questo assomiglia forse al nostro toscano, un prosciutto stagionato e saporito, ottimo comunque quello a dadini per completare una bella insalata mista magari con anche i ceci.

Il Pata Negra comunque è un po' di più del prosciutto normale (anche se io continuo a preferire il Parma), è saporito senza essere salato, è abbastanza morbido e lascia un piacevole ricordo in bocca.

Una volta al mese ci siamo sempre concessi un antipasto di Pata Negra, forse è troppo definirlo antipasto, è meglio chiamarlo stuzzichino, dato il costo proibitivo, al massimo ne compravo un etto.

Il costo varia dagli 80 ai 120 € al chilo a secondo della stagionatura,della qualità, della quantità di grasso ecc. per cui per l'assaggio spendevamo in media dai 9 ai 13 €.

Per adesso mi fermo qui, nei prossimi articoli parlerò di supermercati, centri commerciali ed altro.

Ciao, alla prossima, tornate presto.

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