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giovedì 31 gennaio 2013

Quique ai peperoni

Questa mattina ho visto su Sky Gambero Rosso la trasmissione 30 x 30 cioè 30 minuti con 30€, ed hanno fatto vedere una bella quique ai peperoni che ho provato a rifare in versione gluten-free, ed il risultato è stato ottimo.

Ecco gli ingredienti :
3 mezzi peperoni, rosso, verde e giallo
2 uova
1 crescenza
parmigiano
pasta sfoglia pronta (io ho usato la Millefoglie della DS)

Ho tagliato i peperoni a fettine e li ho fatto rosolare in una padella con olio ed un po' del mio dado granulare (mio post del 5 gennaio).
Nel frattempo ho sbattuto le uova con un po' di sale, ho aggiunto la crescenza ed il parmigiano ed ho stemperato con una forchetta.
La ricetta originale prevedeva ricotta per cui si riusciva ad amalgamare con la forchetta ma io avevo solo la crescenza per cui per avere un composto omogeneo ho usato il frullatore ad immersione.


Ho acceso il forno a 200° e nel frattempo ho steso la sfoglia in una teglia, ho versato il composto di uova e formaggio ed ho aggiunto i peperoni che poi ho "sistemato" nell'impasto, ho regolato la sfoglia tagliando quella in eccesso e formando con questa le decorazioni 


Infornato per mezz'ora e lasciato raffreddare per  5 minuti, ecco il risultato



Ottimo, gustoso ed anche leggero, provare per credere

Ciao

Le presine natalizie

Lo so, non è più il periodo ma dato che adoro il Natale e per me è Natale tutto l'anno e così voglio mostrarvele.


Io con il cucito creativo sono alle prime armi, mi sembrava così semplice e mi sono buttata nell'avventura, ma ho toppato clamorosamente e sono tornata al mio negozietto per farmi spiegare come si faceva.

Io avevo cucito al rovescio la stoffa, il davanti con il soggetto ed il dietro con il fondo e poi ho cercato di inserire l'imbottitura ma qui sono arrivati i guai, non entrava, non era uniforme ecc.

Per forza, non era il metodo giusto, quello corretto è di cucire assieme la stoffa con l'imbottitura, il tutto al rovescio lasciando una piccola apertura per rivoltare il tutto.

Ecco la sequenza corretta :


Imbottitura, stoffa posteriore e stoffa anteriore, anzi sarebbe meglio, se una delle 2 stoffe ha delle linee da seguire, mettere sopra quella così con la macchina è più facile seguire le linee e cucire dritto.

A questo punto si allinea il tutto e si cuce tutto intorno quasi completamente lasciando aperto circa 2, 3 cm.

Si ferma il filo e, attraverso il buco non cucito si rivolta la presina, sembra difficile ma vi assicuro che passa!

Poi con il punto nascosto si chiude il buco e si passa a sorfilare lungo i contorni in  modo da dare i "rilievi" alla presina.

Con la stoffa usata per il retro ho fatto un cordoncino per il gancetto, ho tagliato la stoffa per la lunghezza che mi serviva per le 6 presine (circa 10 cm per presina) per la larghezza di circa 4 cm, nel mio caso visto che erano quadretti ho fatto il conto di 4 quadretti, ho poi piegato le 2 ali esterne verso l'interno ed infine l'ho piegato ancora a metà, ecco qua :


Ho imbastito e poi cucito cercando di stare vicino ad un margine (più o meno!), poi ho tagliato in sbieco il cordoncino e l'ho fissato sul davanti della presina con un bottone decorativo, nel mio caso a forma di stella e di cuore nei colori che richiamavano i disegni della stoffa.

Adesso che ho preso la mano, per Natale prossimo non mi ferma più nessuno.

Spero vi sia piaciuto

Ciao

martedì 29 gennaio 2013

Chicago, The Lincoln Park Zoo

Non so a voi ma a me piacciono gli zoo, ovviamente se gli animali sono tenuti bene.

In questi anni non ne ho però visti tantissimi, oggi parlerò di quello di Chicago, anche se il mio preferito resta quello di Barcellona, ma quella è un'altra storia.

Il Lincoln Park Zoo si trova nella periferia nord di Chicago, nel nostro caso arrivando da Evanston il mezzo più veloce per arrivarci è il metro, la Purple Line con fermata ad Armitage e poi una bella mezz'ora di passeggiata.
Uno degli ingressi
 Lo zoo è aperto tutto l'anno ma sicuramente il periodo migliore per visitarlo è l'estate, io l'ho visto la prima volta a  novembre e la seconda ad agosto, in estate gli animali sono anche all'esterno mentre in inverno si trovano prevalentemente all'interno dei padiglioni.

L'ingresso è gratuito, cosa molto gradita, infatti lo zoo si mantiene con le donazioni.

Qui scatta il confronto con l'acquario, il Shedd Aquarium che costa ben 21$ di ingresso e non regge il confronto con altri acquari, meglio Genova, Lisbona e Barcellona anche se mi ha deluso perchè lo ricordavo più grande.

Come tutti gli zoo anche questo è diviso per zone tematiche, la fauna africana,


Questo piccolo suricata, il Timon del Re Leone per internderci, sembra chiedersi che cosa avremmo mai da guardare ...
i rapaci, le zebre e le antilopi, gli uccelli (interessante all'uscita del padiglione vedere la cucina dove preparano il pasto ai volatili), l'area tropicale dove si cammina in mezzo a riproduzione di foreste con i pesci tropicali e gli uccelli sche svolazzano liberi.


Molto bella la zona dei primati con anche i grossi gorilla



Non fanno tenerezza?

Non mancano i rettili ed i pipistrelli nella loro caverna (troppo buio per le foto, peccato!)
E poi i felini, leoni e tigri



Animali acquatici, foche, leoni di mare, lontre tutti in vasche trasparenti dove è possibile seguire le loro evoluzioni sia a pelo d'acqua che sotto.



Per i bambini c'è anche la fattoria didattica.

Ed ecco per finire  il pezzo forte, un bel video dell'orso polare



Ciao alla prossima.


Vi presento Mao

Ciao a tutti,

ecco il mio ultimo lavoro, è un piatto di 30 cm di diametro, ci ho impiegato 3 lezioni per completarlo, è stata sufficiente una sola cottura.

E' talmente carino che lo abbiamo subito adottato e battezzato, il suo nome è Mao e ci farà compagnia in bella mostra su una parete della sala.





Adesso sto riproducendo un quadro celebre su una piastra di ceramica 40 x 30 cm, si tratta del famoso quadro di Gaugain le due donne Tahitiane con fiori di mango


Al momento ho terminato il viso della ragazza di sinistra, come sempre quando c'è un viso (o anche un muso, come nel caso di Mao o degli altri animali che ho fatto), si parte dall'occhio e poi si sviluppa il dipinto da questo.

Non è molto semplice e occorre molta precisione per questo quadro, mi sa che mi ci vorranno almeno altre 2 o 3 lezioni per completarlo.

Alla prossima ...



lunedì 28 gennaio 2013

Barcellona, i centri commerciali

Ecco, come promesso continuiamo a fare la spesa a Barcellona, oggi andiamo nei centri commerciali.

Barcellona è piena di centri commerciali, non potrò elencarli tutti anche perchè tanti non li ho mai frequentati essendo lontani dalla mia zona ma riporterò quelli che mi sembrano più significativi.

Uno dei più importanti è sicuramente El Corte Ingles, in Plaça de Catalunya, 8 piani più un supermercato al piano di sotto.

Simile alla nostra Rinascente come questa ha pezzi elevati, l'abbigliamento ha stile classico e gusti decisamente troppo spagnoleggianti.

Conviene comunque fare un giro durante il periodo dei saldi anche se non bisogna sperare di fare affari eclatanti, le grandi marche difficilmente vengono messe in saldo con uno sconto che supera il 30%.

All'ultimo piano si trova il ristorante ed il bar, il ristorante ha una bella visuale sulla piazza sottostante ma non lo abbiamo mai provato, abbiamo solo visto il menù che è piuttosto caro, siamo stati spesso al bar sullo stesso piano che anche se non ha i tavolini direttamente sulla vetrata, permette ugualmente una bella panoramica di Plaça de Catalunya.

Al piano sotterraneo, prima dell'ingresso nel supermercato, c'è un reparto con prodotti dietetici di tutti i tipi, dai vegani, ai diabetici ed anche ai prodotti per celiaci. Si trovano prevalentemente prodotti della Schar ed è uno dei pochi posti a Barcellona dove ho trovato la birra Estrella Damm sin gluten che però costa come da noi.

Il supermercato è bello, molto fornito ma molto caro, se possibile conviene fare la spesa da altre parti.

El Corte Ingles in Plaça de Catalunya
Uno dei più belli esteticamente è sicuramente Las Arenas in Plaza Espanya, deve il suo nome al fatto che era una delle arene di Barcellona dove si svolgevano le corride ed è stata trasformata in centro commerciale dopo il veto della Catalunia alle corride nel 2010.

Si sviluppa su 6 piani, divisi tra shopping e tempo libero, si trovano marche come Calvin Klein, Mango, Desigual ma anche Intimissimi, United Color of Benetton ed anche negozietti a prezzi accessibili.

Troviamo inoltre una palestra, un cinema multisala 3D, ed il museo del Rock che non abbiamo visitato perchè non era permesso fotografare.

All'ultimo piano una pista circolare permette di osservare il panorama di Barcellona a 360°.

Al piano inferiore FNAC ed il supermercato, Mercadona che però non è molto grande. C'è anche per chi fosse interessato, un negozi di specialità esclusivamente biologiche ma nessuna senza glutine (a parte forse le uova!).





Altro centro da noi frequentato spesso perchè comodo da raggiungere con i mezzi (fermata del tram 4 sotto casa ci lasciava davanti all'ingresso del centro commerciale) e quando sei carico è importante, è il centro Les Glories, Avenida Diagonal 280 di fronte alla torre Agbar.

In questo centro commerciale si va dalla moda all'elettronica, alla cosmetica, troviamo marche come Zara, H&M, Mango, Stradivarius ecc.

Non manca neppure qua il cinema.

In tempi di saldo si fanno buoni affari ma è conveniente tutto l'anno.

Per quanto riguarda il make up riporto quello che ho detto nello scorso post, è molto conveniente a Barcellona,  e nel negozietto di Flormar, vicino all'ingresso del Carrefour, si compra molto bene.

Il supermercato è un Carrefour a prezzi molto più buoni che da noi, come del resto in tutti i supermercati spagnoli, facendo il confronto tra la spesa fatta in un Carrefour italiano ed il Carrefour a Barcellona, si risparmia minimo il 20%.

E' molto ben fornito, ottima la pescheria con molto pesce fresco, ricordo le scorpacciate di gamberoni.
Adesso si trova anche da noi il surimi senza glutine ma fino a poco tempo fa non c'era, lo abbiamo riassaggiato dopo tanto tempo qua a Barcellona.

Abbastanza fornito anche di prodotti senza glutine alcuni anche a marchio Carrefour.

Al piano superiore abbigliamento, bianchieria da casa e casalinghi.

Tra le pentole vanno alla grande le padelle per la paella in tutte le dimensioni, dalla quasi monoporzione a quelle enormi che prendono 4 fornelli.

La maggior parte delle pentole è in una specie di smalto vetrificato, belle da vedere ma non antiaderenti.
I prezzi sono buoni comunque per i casalinghi è molto più conveniente andare nei negozietti cinesi che si trovano dappertutto a Barcellona, noi andavamo in Carrer Marina proprio all'uscita della fermata del metro Marina. 

Les Glories a Natale


Maremagnum, alla fine della Rambla, sul Port Vell, bella la posizione, la vista sul porto ma il centro commerciale in se stesso è un po' sottotono rispetto ai precedenti,  anche qui troviamo Desigual, H&M, Mango ecc.
Qui troviamo anche il negozio Havaianas dove si possono comprare le famose infradito che possono anche essere personalizzate ma 22€ il modello base mi sembrava un tantino eccessivo, senza contare che aggiungere perline varie per la personalizzazione faceve lievitare di molto il prezzo.
Il Maremagnum si trova di fianco all'acquario (di cui anticipo una foto ma che sarà in un post a parte) ed al cinema IMAX con megaschermo 3D.





L'Acquario

Spero sia stato utile, ciao alla prossima

domenica 27 gennaio 2013

Barcellona, fare la spesa : i supermercati

Ciao a tutti,
voglio continuare a parlare della spesa a Barcellona, oggi parlerò dei supermercati.

A Barcellona non c'è che l'imbarazzo della scelta, ci sono svariate catene di supermercati, le principali sono Mercadona, Caprabo Eroski, Consum, Carrefour, Lidl.

I prezzi sono molto più convenienti che da noi e l'etichettatura è efficiente, per chi ha problemi di glutine, è chiaramente indicato su ogni prodotto se contiene o no glutine, il prontuario dell'Associazione Celiaca Catalana che tra l'altro costa 65€, non serve, basta l'etichetta, se si legge SIN GLUTEN sei a posto.

Gli orari vanno in genere dalle 9 alle 21, dopo si trovano per le emergenze, di solito ti accorgi che sei rimasto senza acqua minerale, ci sono i negozietti gestiti generalmente da Pakistani che sono aperti fino a notte tarda, sono generalmente più cari dei supermercati ed hanno poca scelta ma per le emergenze vanno benissimo.

Tra tutti quelli che abbiamo provato, direi che per il rapporto qualità prezzo e scelta di prodotti, vince il Mercadona.
In Barcellona ce ne sono 27 per cui almeno uno si trova nella tua zona.

Ah, una curiosità, la birra senza glutine Estrella Damm che è di Barcellona, non si trova molto facilmente, io l'ho trovata da Carrefour ed in un negozietto di Pakistani vicino a casa, per il resto niente, solo quella tradizionale con glutine.

Vediamo cosa troviamo nei supermercati.

La carne, come ho detto nel post precedente, non è il massimo, belle bistecche come da noi non se ne trovano, va molto il maiale ed il pollo.
A proposito di pollo, una trovata per me eccezionale, nei Mercadona vendono le carcasse di pollo ad un prezzo stracciato, per poco più di 1€ ti porti a casa 1 kg circa di carcasse, ci sono sì le ossa ma c'è attaccata anche molta carne, si ricava un bel brodo e la carne spolpata si può mescolare all'insalata per una veloce e gustosa insalata di pollo.
Al Mercadona inoltre ogni etichetta ha anche il disegno dell'animale da cui proviene per cui anche se non conosci il catalano basta guardare la figura, per i primi tempi questo è utile.

Il pesce, generalmente i supermercati più grossi hanno un banco col pesce fresco, non c'è molta qualità ma è roba locale per cui ad un prezzo molto accessibile.
Va alla grande la coda di rospo con un prezzo in media attorno ai 13€ al chilo, vendono molto anche la testa della coda di rospo anche se non ho mai avuto il coraggio di provarla, anche perchè non avrei la più pallida idea di come cucinarla.
Anche il polipo è ottimo e conveniente, siamo sui 9€ al chilo, qualcosa in più per i gamberi ma restano ugualmente molto convenienti.
Per il pesce confezionato sugli scaffali, per chi ha problemi di glutine, controllare sulla confezione se viene indicato la probabile presenza di glutine.
Il supermercato con più varietà di pesce è a parer mio il Carrefour del centro commerciale Les Glories.

Salumi, qui va a gusti ma io abituata al mio prosciutto di Parma dolce e morbido, non mi trovavo molto bene con i loro salumi, hanno salsicce di tutte le forme ed i colori, dal sapore uno più strano dell'altro ma a loro piacciono, ne vendono tante.
Sempre al Mercadona invece ho trovato un prosciutto crudo passabile, abbastanza dolce e morbido ad un prezzo direi conveniente, 120 gr a 2€.
Buoni anche i dadini di crudo da mettere nelle insalatone miste.
Sotto Natale è una festa vedere tutti quei prosciutti crudi interi in confezione regalo, per un prosciutto intero siamo sui 70€, viene voglia di metterlo in valigia ma poi ti ricordi che viaggi con solo bagaglio a mano ...

Frutta e verdura, buona e varia, ottime le fragole quando è stagione e le ciliegie che da noi hanno un prezzo inguardabile, sono molto convenienti, quando si trovano i fichi conviene farsene una bella scorpacciata.
Anche le verdure sono buone e si trovano anche qui le insalate già lavate, ottime per i pigri come me o per chi è in albergo e non vuole andare tutti i giorni al ristorante.

Piatti pronti anche senza glutine se ne trovano a iosa, ottimo un pollo arrosto confezionato da scaldare nel microonde (anche se un po' untino, meglio far scolare via il grasso) e mangiare così o farne una bella insalata.
Insalate russe, maionese, stuzzichino non mancano.

Voglio finire con un elenco di prodotti che trovo molto convenienti rispetto all'Italia e di cui non manco mai di farmi scorte ogni volta che torno a Barcellona.

Bacche di vaniglia : una confezione di 2 bacche costa circa 80 centesimi, non sarà qualità elevata ma è buona, l'unico difetto è che secca abbastanza in fretta per cui non prenderne troppe quantità o frullare quelle che si sono seccate e mescolarle con lo zucchero per fare lo zucchero vanigliato.

Integratori alimentari : perle di olio di salmone e di lecitina di soia, per chi ha il colesterolo un po' alto sono un toccasana, solo che qui da noi costano parecchio, lì una confezione con 60 perle costa meno di 5€, lo stesso per i medicinali, una scatola di tachipirina costa meno di 80 centesimi.

Cosmetici : ombretti, mascara, smalti si trovano in tutti i supermercati ma anche in profumeria con costi molto convenienti, fornitissimo un negozietto all'interno del centro commerciale Les Glories, si chiama Flormar e vende make up di tutti i tipi a prezzi eccezionali, io avevo le ordinazioni dalle amiche, "Mi compri 50€ di cosmetici?".
Anche per creme viso e corpo si risparmia e sono buone.

Spero di essere stata utile ed avervi dato qualche dritta.
Prossimamente parlerò dei centri commerciali.

Ciao

giovedì 24 gennaio 2013

Ho mangiato la foglia ....

No, non nel senso letterale del termine, l'ho proprio mangiata e non era neppure piccola, era bella grossa, una foglia di aloe.

Ma andiamo per ordine ...

Tutte le volte che a Evanston andavo al supermercato, nel reparto frutta e verdura assieme alla frutta esotica, vedevo delle enormi foglie di aloe e mi sono sempre chiesta a che cosa servissero, poi l'ultima volta mi sono decisa a chiedere.

Chiedo ad un primo commesso che candidamente risponde che non lo sa, e va a chiedere ad una sua collega che va a chiamare a sua volta un'altra collega che finalmente ci illumina tutti e 3.

Le foglie si pelano e l'interno gelatinoso si frulla e si beve.

Ok, sembra semplice, decido di provare e gentilmente mi danno una foglia in omaggio.

Tornata a casa mi cimento nella preparazione, pelo la foglia e la parte dura esterna viene via facilmente con il coltello lasciando una sostanta gelatinosa e molliccia che scivola tra le dita, e già qui ho cominciato a guardarla diffidente e poi mi sono detta, che senso ha frullarla e berla, basta mordere il panetto gelatinoso e così mi faccio coraggio.

Il sapore è amaro ma la consistenza anche se strana è piacevole, la mangio per un po' ma poi lascio perdere, devo partire e non voglio rischiare di stare male.

Comunque non mi è successo niente.

La prossima volta ci voglio riprovare ma questa volta la frullo con un po' di miele, sicuramente è meglio e poi dovrebbe avere tutte le virtù dell'aloe ed è anche fresca, senza conservanti.

E voi avete l'avete mai mangiata?
Alla prossima ...

Ecco la foto

mercoledì 23 gennaio 2013

Work in progress : la mia vetrata in ceramica

Buongiorno a tutti,

vi ricordate come volevo trasformare una vetrata del Palau della Musica di Barcellona in un dipinto su ceramica per portarmi a casa un pezzo di questa costruzione che adoro?

Voglio farvi vedere come stanno andando avanti i lavori, gli esperimenti che ho fatto e quale è la strada giusta per ottenere un risultato migliore.

La vetrata che avevo deciso di copiare è una delle più semplici anche perchè non è che la pittura su ceramica sia nata proprio per questo scopo quindi dovevo trovare qualche escamotage per adattarla.

Questa è la vetrata


e questo è il primo esperimento ancora incompiuto.

Non so se proseguirò con questo metodo perchè non si è rivelato il migliore, per l'ansia di finire prima il  lavoro ho deciso di fare tutto in una sola passata senza fare una cottura intermedia e qui sono cominciati i problemi :

Il ricalco (ho infatti ricalcato il disegno che avevo fatto a computer per essere sicura di avere un disegno simmetrico) al passaggio della mano di fondo, il giallo chiaro, si è sparso sporcando il colore e perdendo di definizione così non vedevo più il disegno.

Rifatto il disegno dove mancava con l'apposita matita (deve bruciare in cottura senza lasciare segni, così come il ricalco), ho cominciato a lavorare su una parte completandola, per cui interno fiori, foglie, e via di pennino per i contorni dei fiori  e delle foglie e l'imitazione del piombo della vetrata.

Solo che usare il pennino non è proprio semplicissimo, occorre spennellare sul pennino il colore molto annacquato con la trementina e cercare di tenere un tratto leggero, ma se il colore è troppo liquido il segno diventa troppo grosso ed è molto difficile correggere perchè si toglie il colore ma viene via anche quello dello sfondo che bisogna rimettere ma si rischia di sporcare il colore già presente o di mettere una sfumatore di giallo diversa da quella già stesa e quindi il risultato finale non è fluido come dovrebbe essere ma risulta si potrebbe dire "a scatti".

Per  non parlare delle sfumature azzurre del nastro, già di suo l'azzurro non è un colore che "attacca" volentieri al piatto, per cui passare il pennello cercando anche di sfumare e di non debordare oltre il contorno per non intaccare il giallo dello sfondo credetemi, è stata una pena.

Parlando con Anna, la mia insegnante, siamo arrivate alla conclusione che sono obbligatori 2 passaggi con relative cotture, la prima con i motivi senza lo sfondo ma comunque completi del contorno e la seconda, dopo la prima cottura, con lo sfondo giallo che a questo punto si può stendere agevolmente in quanto il colore messo in precedenza è asciutto e non si mescola al fondo.

A questo punto si può poi tranquillamente inserire anche le congiunzioni che imitano il piombo della vetrata.

Preso un altro piatto (questo mi spiaceva cancellarlo, proverò a salvarlo in qualche modo), riadattato il disegno sono partita con la prima fase, i motivi.

Questo è il risultato fino ad adesso


Il lavoro è decisamente più pulito, se sbaglio posso cancellare senza problemi, senza intaccare quello già fatto in precedenza, e si riesce ad andare anche più veloce senza dover tornare a sistemare quello che era già stato fatto, per cui penso che anche se devo aspettare il tempo per la cottura intermedia, il tempo totale di lavorazione non è superiore a quello che avrei ottenuto se avessi optato per la tecnica "tutto subito".

Appena finito metterò le foto del lavoro completo.

Ciao a tutti

martedì 22 gennaio 2013

I colori dei fiori

Tutte le mie numerose raccolte di fotografie scattante durante questi anni, hanno un denominatore comune, i fiori, ci sono sempre macro di fiori, adoro i loro colori, quelle macchie colorate che spiccano tra il verde delle foglie, mi piace fotografare i loro particolari, fermare l'attimo in cui un insetto si appoggia per cercare il nettare.

Ho cercato di fare una selezione di quelle che ritengo più particolari, e magari le posso vedere anche da un alltro punto di vista, come spunto per un mio prossimo dipinto su ceramica, perchè no?

Ho da parecchi anni una reflex Canon 350D che uso però in modo non molto professionale andando per la maggiore in automatico, faccio fare quasi tutto a lei e devo dire che è abbastanza brava, mi limito a scegliere la funzione, panorama, senza flash, macro.

E per i dettagli dei fiori come in questo caso ho sempre usato la funzione macro.

Ecco le foto ...

Francoforte, Palmengarten.

Il Palmengarten è il giardino botanico di Francoforte, una bellissima area verde con "giardini" tematici, il Giardino dei Rododendri, il Giardino dei Cactus, il Tropicarium, la Casa dei Fiori ecc.

Sicuramente per chi va a Francoforte è da considerarsi una meta obbligata.

Per informazioni, si può visitare il sito ufficiale.
  
Francoforte il Palmengarten
Francoforte il Palmengarten
Nizza Parc Phoneix.

Grande parco sulla Promenade des Anglais, di fornte al mare, ospita una ventina di giardini, un lago ed il Diamante Verde, una delle serre più grandi d'Europa con 7 climi tropicali differenti.


Nizza Parc Phoneix.
Nizza Parc Phoneix.
Nizza Parc Phoneix.
Nizza Parc Phoneix.

Eze, le Jardin Exotique

Sulla sommità di Eze, cittadina medioevale a poca distanza da Nizza questo giardino colpisce per la sua collezione di diversi tipi di cactus che si possono ammirare tra le rovine del castello e le sculture di Jean-Philippe Richard, le fanciulle con i piedi per terra e la testa nelle stelle (ne parlerò in uno dei prossimi post).

Eze, le Jardin Exotique
Barcellona, Parc Guell

Il celebre parco progettato agli inizi del 900 da Gaudì, integrato nella natura e costruito imitando la natura.

Ampie aree di verde circondano gli edifici, il colonnato e la piazza, i fiori dei giardini fanno da cornice a queste costruzioni veramente particolari.

Barcellona, Parc Guell
Barcellona, Parc Guell


Evanston, Grosse Point Lighthouse

Questo faro costruito a Evanston, vicino a Chicago nel 1873, si trova all'interno di un parco che alterna giardini curati ad aree selvagge dove la flora locale la fa da padrone.

Evanston, Grosse Point Lighthouse
Chicago, Lincoln Park Zoo

Situato nella parte nord di Chicago, è molto ben tenuto, con ampie aree di verde, è aperto tutto l'anno ma è d'estate che si può apprezzare maggiormente e cosa non indifferente l'entrata è gratuita.

Chicago, Lincoln Park Zoo
Chicago, Lincoln Park Zoo
Spero vi siano piaciute, questo è solo un esempio tratto dalla mia collezione di foto.

Ciao




Polvere di stelle ? No di carciofi

No, non sto parlando del famoso film di Alberto Sordi, voglio solo mostrare, come ho utilizzato gli scarti dei carciofi, le foglie esterne piu dure.

Nell'ottica del risparmio e del riciclo, per una economia a minor impatto per l'ambiente e per il portafogli, è importante limitare gli sperchi.

Spero che mio marito  non veda questo post altrimenti mi ricorderà che nel  nostro frigo spesso si "perdono" parecchie cose e quando le ritroviamo ormai è tardi, insomma mi direbbe che predico bene ma razzolo male.

Torniamo ai nostri carciofi, indubbiamente c'è parecchio spreco ed allora come utilizzare le foglie scartate perchè troppo dure?

C'è parecchia letteratura in merito, ma il consiglio più diffuso in rete è di utilizzarle per fare una vellutata.

Ottima idea ma volevo fare qualcosa di diverso anche perchè ci ho già provato e, primo, frullando le foglie cotte a momenti ci rimetto un frullatore ad immersione, le fibre si sono arrotolate attorno alle lame e non venivano più via, secondo, necessita di parecchio lavoro per filtrare il frullato di carciofi per eliminare le fibre dalla crema ottenuta.

Allora mi sono detta, perchè non seccarle e poi tritarle per ottenere una polvere da unire magari ad un risotto per avere un gusto al carciofo magari quando il carciofo non l'hai a portata di mano?

Ho messo allora le mie foglie ben lavate ed asciugate, nell'essicatore, temperatura 60° per circa 2 ore e mezza, alla fine erano belle secche ma piuttosto dure.

E qui mi è venuto un dubbio, vuoi vedere che rischio anche questa volta il frullatore? Non mi si rovineranno le lame?

Ho provato lo stesso e per fortuna è andata bene, solo che ho ottenuto 2 risultati :
  1. Polvere : alcune foglie si sono macinate dando luogo ad una polvere molto fine
  2. Frammenti : le altre foglie non si sono macinate ma rotte in piccoli frammenti
Non ho insistito ulteriormente visto che fino a qua mi era andata bene e non avevo rovinato le lame
.
La polvere non l'ho ancora utilizzata, per cui non so che resa possa avere in un risotto, la proverò quanto prima e poi vi dirò, i frammenti invece li ho utilizzati per una tisana, un cucchiaino in mezza tazza di acqua bollente, lasciato in infusione per 15 minuti, filtrato e bevuto.

Ottimo, sa di carciofo, non ha perso l'aroma durante l'essiccatura, ha lo stesso sapore dell'acqua quando si fanno bollire i carciofi per farli lessi.

Vi lascio con la foto, ciao a tutti

venerdì 18 gennaio 2013

Barcellona, guida pratica per fare la spesa - Prima parte

Dopo aver bazzicato per un anno Barcellona mi sono fatta un bel po' di esperienza su dove andare a fare la spesa quotidiana e su cosa comprare.

Questa breve guida penso che possa servire anche a chi a Barcellona ci va in vacanza, infatti magari non si cucinerà il polipo se è in albergo, ma uno spuntino col Pata Negra sicuramente se lo farà.

Premesso che avevamo l'appartamento in una isola felice, per me la migliore zona di Barcellona, al confine tra il distretto Sant Martì e quello della Ciutat Vella, proprio di fronte allo Zoo, vicino al mare, sul grande polmone verde del Parc de la Ciutadella e con 3 supermercati a 100 metri, eravamo fortunati ma comunque fare la spesa a Barcellona non è per niente difficile, supermercati o negozietti di alimentari si trovano ad ogni angolo e sono raggiungibili a piedi o con gli efficenti mezzi di trasporto, metrò o bus.

Cominciamo dal posto più caratteristico, il mercato della Boqueria, qui troviamo frutta, verdura, carne, pesce, uova, prosciutto, ecc
Situato sulla Rambla, circa a metà, è aperto dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.30.
Nel loro sito oltre alle news si può trovare anche la mappa del mercato con le bancarelle e le indicazioni per arrivarci.

Fare la spesa qui non è molto semplice, il mercato è sempre affollato, soprattutto dai turisti, per cui occorre tenere ben d'occhio il portafogli e buttarsi nella mischia per raggiungere le bancarelle.

Appena entrati ci si trova davanti ad un'esplosione di colori, sono le bancarelle di frutta e verdura.

Oltre alla frutta sfusa vendono anche vaschette con frutta già tagliata e pronta da gustare, il costo varia da 1 a 3 €, ci si può abbinare anche un bel bicchiere di frullato scegliendolo tra vari gusti, per cui per un salutare spuntino non si spende più di 5 €.

In generale comunque la frutta e la verdura costano meno che da noi.




Accanto si trovano bancarelle di frutta secca, al naturale o tostata ma è stata un po' una delusione perchè non l'abbiamo mai trovata bella croccante, sempre piuttosto molliccia.


Spettacolare è l'isola centrale, un ovale su due file con le bancarelle del pesce.

Il pesce è buono ed è fresco e soprattutto molto più economico che da noi, il polipo costa circa 8 o 9 € al chilo, mentre per la coda di rospo siamo dai 10 ai 13 € al chilo a secondo delle dimensioni.

A proposito di coda di rospo, qui vendono alla grande le teste, non le ho mai prese perchè sinceramente non saprei come utilizzarle (zuppe?).

Consiglio un giro preliminare per tutte le bancarelle per farsi un'idea dell'assortimento infatti non tutti hanno le stesse qualità di pesce, magari uno ha il polipo e non ha le alici o viceversa e, dato che a me piace fare la spesa tutta da una parte cerco la bancarella che ha maggior assortimento.

Ottime le vongole, sono veramente "sin arena", senza sabbia, le migliori sono quelle di dimensioni contenute, quelle grosse sono piuttosto dure e ciccose.




Per assaggiare l'ottimo pesce senza dover cucinare si può andare al Kiosko Universal sempre all'interno della Boqueria dove lo grigliano al momento, però ovviamente ha un altro costo.


Per ulteriori informazioni sul Kiosko Universal potete vedere il mio post del 7 Gennaio.

Un discorso a parte deve essere fatto per la carne, non si trova la varietà a cui siamo abituati, va alla grande l'agnello seguito dal maiale ed a ruota dal pollo, per manzo e vitello non c'è molta scelta e non è molto tenera.

Anche il bollito non è inteso come da noi, nel "cocido" ci mettono di tutto, maiale, salsicce (anche di queste parlerò), ossa di prosciutto, verdure, assomiglia molto di più alla cassoeula che al nostro bollito.
Qui comunque ho comprato delle ottime costine di agnello che ho fatto alla griglia.

Ecco, siamo arrivati al Pata Negra o "jamón ibérico de bellota", il prosciutto più costoso al mondo.
Qui c'è un articolo che spiega chiaramente i motivi dell'alto costo di questo particolare prosciutto.
Forse sono i miei gusti personali ma non adoro il prosciutto spagnolo, lo trovo troppo salato e secco, io amo il crudo di Parma, soprattutto al fiocco, dolce e morbido, questo assomiglia forse al nostro toscano, un prosciutto stagionato e saporito, ottimo comunque quello a dadini per completare una bella insalata mista magari con anche i ceci.

Il Pata Negra comunque è un po' di più del prosciutto normale (anche se io continuo a preferire il Parma), è saporito senza essere salato, è abbastanza morbido e lascia un piacevole ricordo in bocca.

Una volta al mese ci siamo sempre concessi un antipasto di Pata Negra, forse è troppo definirlo antipasto, è meglio chiamarlo stuzzichino, dato il costo proibitivo, al massimo ne compravo un etto.

Il costo varia dagli 80 ai 120 € al chilo a secondo della stagionatura,della qualità, della quantità di grasso ecc. per cui per l'assaggio spendevamo in media dai 9 ai 13 €.

Per adesso mi fermo qui, nei prossimi articoli parlerò di supermercati, centri commerciali ed altro.

Ciao, alla prossima, tornate presto.